Inutile mentire, è capitato a tutti almeno una volta. Per fortuna, c’è chi si accorge in tempo. Ma c’è anche chi perpetua l’errore senza speranza di redenzione. Detta anche “sindrome del cazzaro inconsapevole”, è la convinzione che porta a ritenersi esperti di qualcosa quando invece se ne sa poco o nulla! Vediamo come riconoscere e affrontare questa situazione.
OK, questo articolo non vuole essere l’inizio di una terapia, dopo tutto non sono uno psicologo… d’altro canto sono sicuro che molti di voi concordino nel dire che alcune persone ne avrebbero comunque bisogno.
Mettendo da parte le facezie, oggi vorrei affrontare uno dei bias cognitivi che ho incrociato diverse volte nella mia esperienza lavorativa (e non solo): l’effetto Dunning-Kruger.
Un po’ di storia
Correva l’anno 1995 quando David Dunning e Justin Kruger della Cornell University, prendendo spunto dalla rapina in banca perpetrata da tale McArthur Wheeler e andata decisamente male, decisero di studiare le motivazioni alla base della convinzione di essere esperti in qualcosa quando invece non è vero. Negli anni successivi approcciarono lo studio da un punto di vista psicologico e, nel 1999, pubblicarono l’articolo “Unskilled and Unaware of It: How Difficulties in Recognizing One’s Own Incompetence Lead to Inflated Self-Assessments” sul “Journal of Personality and Social Psychology“.
Non vi tedio con i dettagli più “tecnici” (potete comunque trovare il pdf dell’articolo originale qui) e vi mostro uno dei grafici riepilogativi:

Come si evince dal grafico l’abilità percepita e l’ipotesi iniziale di risultato nel relativo test di valutazione sono decisamente più alti del reale risultato ottenuto nel test di valutazione. Anche gli altri studi effettuati (ne sono stati fatti 4) hanno prodotto risultanze molto simili. Da questi dati è stato possibile definire la Curva dell’Effetto Dunning-Kruger, che riporto in una versione rivisitata:

Il percorso dei cazzari inconsapevoli
La Curva mostra come pur avendo una bassa competenza ci si possa sentire esperti in materia. Fino ad arrivare a dire sonore… imprecisioni, corroborati dal fatto di “aver letto un libro” o “aver seguito un corso su youtube”. Siamo all’apice, sul Picco del Cazzaro. In queste situazioni capita spesso di essere messi debitamente al proprio posto da chi invece è davvero esperto di dominio. Questo, di conseguenza, porta a rendersi conto di essersi esposti senza le dovute competenze e che il valore che si pensava di apportare era invece spreco (a meno che non si sia uno dei manager “command&control” i quali non sbagliano mai e sanno sempre tutto) . E, in un attimo, ci si trova nella Valle della Disperazione, dove, grazie all’esperto di cui sopra, abbiamo appreso qualcosa di più, non solo sul dominio ma anche sul nostro reale livello di competenza specifica. Dal punto più profondo non possiamo fare altro che iniziare la Scalata verso l’Illuminazione, studiando, approfondendo e condividendo le esperienze in prima persona. Spesso impiegando molto tempo e ingenti risorse. Ma con l’obiettivo di arrivare all’Altopiano della Saggezza, dove si diviene, finalmente, gli esperti pronti a smascherare i nuovi cazzari inconsapevoli.
Come riconoscere i cazzari inconsapevoli
Ecco un breve elenco per riconoscere chi è sotto l’effetto Dunning-Kruger:
- Dice di essere “sicuro al 100%”.
- Le sue frasi suonano spesso come riportate o estratte da un libro.
- Non presenta esempi concreti, parlando più di teoria che di pratica.
- Si definisce un esperto (chi lo è davvero non ne ha bisogno).
- Non mostra referenze di persone con cui ha collaborato su progetti reali.
Come dare feedback al cazzaro inconsapevole
In generale non si è consapevoli di essere sul Picco del Cazzaro, quindi non si può imputare una colpa. Il miglior modo per dare un feedback costruttivo è di mettere la persona a confronto con chi è veramente esperto, sostenendo che le considerazioni riportate non sono completamente errate, ma, forse, mancano di fondatezza per lo specifico caso che si sta trattando.
Si tratta dunque di accompagnare gradualmente l’inconsapevole verso la Valle della Disperazione, così che possa rendersi conto della sua mancanza di competenze, senza però fargli perdere l’interesse nel tema.
Il miglior modo sarebbe quello di affiancare un esperto a chi è in balia della sindrome attraverso un percorso di formazione on-the-job, evitandogli così il precipizio e la faticosa prima parte della Scalata verso l’Illuminazione. In questo modo si avrà un membro del team consapevole e pronto ad arrivare con impegno e soddisfazione all’Altopiano della Saggezza.
E se fossi tu affetto da questa sindrome?
Anche se siamo curiosi e sempre interessati ad imparare nuove cose ricordiamoci che sono l’esperienza e la sperimentazione a metterci in contatto con la produzione di reale valore.
Prendiamo l’elenco visto poco fa e confrontiamo i nostri comportamenti. Se stiamo “facendo gli esperti” forse siamo sotto l’effetto Dunning-Kruger.
Solo mettendosi sempre in discussione si può davvero crescere.
E se Socrate dice “So di non sapere” a dimostrazione che anche lui non è un esperto, Confucio risponde “Se incontrerai qualcuno persuaso di sapere tutto e di essere capace di fare tutto non potrai sbagliare, costui è un imbecille!“
Buona riflessione!
--- post 4/52/20 ---
Una risposta a "Effetto Dunning-Kruger, ossia la sindrome del cazzaro inconsapevole!"